29.11.12

il morbo della PIMPA



"Mamma mi schaiffa tutto"
"Come ti schiaffa tutto ?"
"Si mi schiaffa qui, là, dappeltutto!"
"Fammi vedere Tinetto!"
"Ma è la Varicella!"
"La valicella, ma a me schiaffa lo stesso!"



Ed ecco che è entrata a casa nostra la varicella.
Prima Tinetto,  dopo, puntualissimo Josefino.

28.11.12

recita asilo barambembo


Noi mamme dell'asilo Barambembo abbiamo deciso di portare alla scuola dell'infanzia il nostro lato infantile.
Dopo avere escluso gesti circensi, canti, balli abbiamo optato per una domestica recita stile Mariuccia.
Dopo varie riunioni passate a ridere e berci caffè e tisane abbiamo scelto il libro di Beatrice Alemagna  "Nel paese delle pulcette".
La mamma architetto ha preparato le scenografie, la mamma disegnatrice ha fatto la sarta, il papà musicista ha suonato la chitarra dal vivo,  alcune mamme hanno recitato  (una in procinto di partorire), io  ho scritto la sceneggiatura.

Eccola

26.11.12

aria buona e malinconia


"E se domani andassimo a respirare aria buona e malinconia?" mi chiede mio padre.
"In montagna?" Casetta di sassi?"
Ci sto .... è il mio giorno libero.
"Porta anche i lucignoli e vestili che fa freddo.  passo alle otto.  Prendo io i panini perchè non c'è acqua...l'ho chiusa se no gela."
E così sarà giorno libero per tutti : me , nonno erbaceo e Lucignoli.
Sveglia presto, spremuta d'arance e pane di segale.
Partenza con calzettoni di lana che pungono, e zainetto personale.
Tinetto ci butta dentro il peluche  a forma di corriera mentre Josefino sbuffa come ogni mattina.

Tragitto con panda 4x4 malandata che sa di sottobosco e parcheggio alla carlona sul ciglio del bosco tipico del nonno erbaceo.

Mentre lui taglia i rami e prepara le fascine da portare a casa noi raccogliamo tutto ciò che ci potrà servire per i decori natalizi.

Ecco un po' di idee bosco-natalizie.



portacandela con rami di pino e piccole quercie





Babbi natale intagliati nei rametti 




porta candela fatti con corteccia di betulla



vasi di vetro e "tremel"

24.11.12

Lo zio Pom e il sacco del secco


A casa nostra da bravi eco-omini facciamo la raccolta differenziata.

Josefino docet, grazie ad un babymaster che ha perseguito l'anno scorso all'asilo barambembo, col gruppo dei mezzani (tradotto dal linguaggio barambesco sarebbero gli iscritti al secondo anno d'asilo).
I vocianti bimbotti hanno imparato a dividere i rifiuti,  hanno fatto una gitarella nel sentierino dietro l'asilo per raccogliere 2 bottiglie rotte e un pacchetto vuoto di chipster calpestando varie cacche di cane; e a fine anno  si sono esibiti in un simpatico musical sfociato in rissa perchè le femmine avevano cantato due volta e i maschi  una.


Anche nella casetta sul fiume suddividiamo gli scarti: l'umido, la carta-plastica-vetro, le batterie, i medicinali scaduti...poi c'è l'olio, l'acciaio....ecc.....ma per gestire il tutto dovrei comprare una discarica.
Ho chiesto appunto  al Bonaventura (mio marito)  di comprarmi un apecross per facilitarmi il compito della distribuzione delle  varie pattumiere ma mi ha risposto che se proprio insisto mi farà trovare una carriola sotto l'albero di Natale.

Il vero Guru della raccolta differenziata è invece mio fratello, lo zio Pom, l'uomo col dna fiscale...il choosy in grado di trasformare ogni occasione in una puntata di cold-case.

22.11.12

i nostri banners



through banner

La famiglia alpina è proprietaria di due insetti domestici

IL RAGNO PEPPINO (amico della Pimpa)

Il SIGNOR ALDO (un grillo rifugiato. scappato da un castano infestato)

la LUMACA LAURA è fuggita di casa ed è tornata da Giulio coniglio.

Se volete condividere la presenza di un insetto domestico (moda diffusissima da quei furboni di americani, sotto nome di Insect Pet), potete prendere i miei banner qui e fare un link al mio bloggetto!!!


Muchas Gracias

familia alpina
senor Aldo, Peppino
Josefino y Tinetto



21.11.12

ai mie figli

La domanda che mi pongo sempre è:  sono all'altezza della loro grandezza?  Voglio imporre o guidare?Li lascio sognare o voglio che seguano  i miei pensieri?

E' difficile il mestiere di mamma, ogni singola sera prima di addormentarmi penso a loro, a ciò che hanno vissuto, se ho fatto ciò che andava fatto, se li ho rispettati.

Poi mi chiedo  se ho rispettato me stessa perchè se non ci si ama non si può amare gli altri.
E più scavo dentro di me, scoprendo di essere lontanissima dalla perfezione, più percepisco aspetti della loro vita  che mi stupiscono.

Pensavo che fare la mamma fosse insegnare ed elargire consigli pratici.....cucinare ciò che amano o che fa bene alla salute, lavarli, coccolarli, cambiargli le lenzuola, stare attenta alle macchine, alle persone cattive, donargli sorpresine e regalini,   propinargli pure  una raffica di divieti e zittirli in certi momenti......... ma non li ascoltavo profondamente.

E mi sbagliavo!
Ho scoperto che non devo guidarli, solo armarli e preparargli dei buoni scarponi e uno zaino ben fornito per affrontare la vita.
Non devono seguire le mie tracce devono poter scegliere le loro liberamente.

Allora capisco che io sono il loro sherpa e porto i loro bagagli per un pezzetto di strada  e loro i maestri dell'anima che  con gioia ampliano il mio cammino con stelline luminose.

18.11.12

case di sassi


Mi piacciono tanto tanto, le case RAMINGHE, abbandonate, solitarie, orfane................insomma le case

 di una volta.


"sera di luna" quadro dipinto da Riccardo Rinaldi


Perchè sono le case dei  ricordi,

                 dei sentimenti,
                                                         di racconti davanti al fuoco,

    di bambini con la bocca piena e la pancia vuota,                                                     
                                 
                     di latte appena munto mangiato nel ciapel in fila sugli scalini,

di corse nel prato per fare pipì,
                                                                        di rosari e scapaccioni,
                   di attese,

                                      di pennini e quaderni smunti,

di fuliggine,
                                                      di piatti di polenta regalati ai viandanti,

di raccolti gelati e  mattinate infreddolite,

                               di calzettoni pungenti e pedule bucate,

                                     di speranze per l'anno nuovo,

di aspettative per il Natale,

                           case di donne vuote con figli al fronte e padri emigrati,

          focolari spenti  da tante nascite e tante morti.

                                      Perchè sono le  case dei ricordi.





E in queste case è cresciuta la gente di montagna.

Allora io le accarezzo con una foto e regalo loro un attimo di notorietà come ringraziamento per i servizi resi.

n.b. "Case di sassi" è anche il titolo di uno dei miei libri preferiti, scritto dalla piccola e grande Ines Busnarda Luzzi........ciao maestra......

.



16.11.12

el paradell

Il Bonaventura, mio marito,   si è dato alla macchia......no, non gli è venuto lo sghiribizzo della caccia ma questa sera ha una cena di lavoro   e domani sera la festa dei coscritti  con messa e connessa........
Quando capitano queste nefande (PER ME) occaisoni di weekend solitari, spargo pietosa la voce tra i parenti e qualcuno arriva sempre alla nostra mensa squattrinata.

Questa sera ha suonato il citofono il nonno Erbaceo e mi ha cheisto se avevo nell'ordine: una mela, un uovo, olio, farina e zucchero.........certo!!!! Ho risposto felice e ho capito subito che sarebbe stata la

serata Paradell

13.11.12

La dirimpettaia betonega




Ci sono tre tipi di dirimpettai: gli indefferenti, quelli che ti vogliono bene che sono anche quelli a cui chiedi i dadi quando ti finiscono (io non  uso caffè) e i ficcanaso molesti ovvero quelli che o non ti salutano o  ti intercettano anche in mezzo ad uno stadio gremito per farti il terzo grado o buttarti addosso le loro cattiverie.
Sopra mia mamma abita un'essere di quest'ultima specie, la vedova allegra.

Colei che suonava il nostro campanello solo per lamentarsi....”può far abbassare il mangianastri con le musiche dello zecchino d'oro ai suoi figli che anche se sono le 10 di mattina è troppo alta.....può dire ai suoi figli di non urlare quando giocano in cortile che il cane  dorme.....può passare l'aspirapolvere in un altro momento che arriva il mio nipotino di 12 anni a trovarmi e  se ritira anche i panni è meglio..... per il decoro di un condominio nazional-popolare come il nostro...non sta bene...ma signora cosa ha cucinato di buono oggi …. sa arrivava un odore....ho dovuto chiudere le finestre...ci credo che sua figlia è sempre così magra..ma mangia?”
e intanto la vedova allegra sbatteva gioiosamente le tovaglia sporca sopra il nostro terrazzo con grande arrabbiature di mia madre....

Chi ti incontro il lunedì mattina, al supermercato, dopo aver portato i Lucignoli all'asilo ed essermi vestita alla bellemeglio? 

11.11.12

Mia nonna Isina, sapeva di fieno e latte e la sua casa di lavanda. 
Aveva un grande balcone, da cui si accedeva alla grande cucina, pieno di geranei rossi l’estate, nel giardino intorno alla tenuta c’era la lavanda attraversata da alcune pietre su cui saltellavo per andare a trovarla.  Mia nonna Isina era una mancata erborista e una fantastica giardiniera.Aveva un orto preziosisomo ed una lontana cultura botanica.  Sono certa che oggi sarebbe vissuta con i pannelli solari, vivendo in salute grazie a cio che la terra le avrebbe offerto.  In tempi meno felici sarebbe stata condannata per stregoneria.  Ma è vissuta nell’epoca giusta, nell’arco del novecento e a parte due guerre che le hanno portato via persone care è riuscita a coltivare, usare e diffondere con amore cio che la natura le offriva….amandola e rispettandola.Penso anche che comunicasse con la terra, anche solo per ringraziarla ogni giorno per ciò che le regalava.
Questo blog è dedicato alle mie nonne.


......e ricordatevi la vita è più semplice di come sembra....


http://lavandadinonnaisina.blogspot.it/


8.11.12

Ai miei folloueri

Visto che abbiamo già raggiunto quota 42 che è un numero bellissimo e non scontato come un 50 o un 100 ecc. io ringrazio calorosamente e stringo le mani ai miei Folloueri (quelli dichiarati e quelli incorporei) per lo strenuo  e incrollabile coraggio con cui leggono le increspate e mirabolanti avventure bipolari della famiglia alpina.

Vi regalo virtualmente tutto il mio affetto anche se so che non ve ne può fregare di meno visto che siamo tutti un po materialisti e non sapete neanche che faccia ho e sarei pure curiosa di sapere come mi immaginate....(soprattutto dopo aver letto il post alpine fashion).

Ma appunto perchè siamo tutti un po materialisti e per i regali stiamo ancora aspettando di vincere il superenalotto, vi ririririringrazio dinuovodinuovodinuovodinuovo (ops mi si è incantato il disco)

............simpatica gente.........


7.11.12

A typical monday morning

In onore della rielezione di Obama oggi pubblico il post in inglese.....non voletemene..appena ho tempo traduco...


Your husband wakes up at 4.30 a.m. to cross the boarder and be at work on time, he kisses you, but u don't even realize it 'cause u're totally lost in the untouchable world of  dreams.
Then you naturally wake up, when there's still silence cause the rascals are still snoring, and decide to take some time for you........what could u do......well.....u got plenty of zenish purposes like  the 7th tibetans, some yoga or a buddhist meditation? U're gently going for a meditation when u remember who u really are: a very busy mother and teacher and u still have to hang out that yesterday washing, lay the table with plenty of different corn flakes, cookies, fruits, honey.... Than you have to get ready  and prepare the last minute lesson.......
BOING
                                                                        they are awaken.

4.11.12

Puzzi nello spazio---Puzzi in the sky



Puzzi non stava affatto bene allora la mamma ha chiamato il  dottore personale che si chiama VETERINARIO.
Deve essere un bravo dottore perchè non ha più pianto e si è addormentata tranquillamente.
La mamma ha detto che Puzzi aveva deciso di andare a trovare il nonno bis.
Con l'astronave di legno? come quella del nonno bis?   
Si con una navicella spaziale. E dobbiamo costruirla noi.
Allora il papà ci ha portato un cartone grandissimo e l'abbiamo dipinto tutta come le astronavi vere.
Noi abbiamo aggiunto anche dei robottini.
La mamma ci ha fatto mettere delle strane scritte sui bordi laterali; ha detto che è inglese, così se la navicella di Puzzi incontra i satelliti americani della Nasa la riconoscono e la salutano....magari gli offrono anche una coca-cola.


Nella navicella abbiamo messo i suoi biscottini a forma di osso......e se le viene fame li mangia con la coca cola di quelli della Nasa.....
Volevamo entrare anche noi nello shuttle per andare a trovare il nonno bis, ma la mamma ha detto che poi il nonno non aveva la benzina per farci tornare, però potevamo scrivergli delle letterine così il Puzzi gliele avrebbe consegnate.....
Abbiamo dato un bacino alla Puzzi e l'abbiamo messa nel suo Shuttle.
La mamma piangeva ma la nonna Ortigiana ha detto che è colpa della zuppa di cipolle che stava preparando....
Il nonno Erbaceo ha caricato lo shuttle ed è partito verso la base di lancio più famosa di Italia.
Eravamo un po' tristi perchè preferivamo telefonare al nonno bis ma la nonna ha detto che dove sta lui non ci sono telefoni.
 Ma in quella casa grande che sta costruendo per tutti, quella piena di dolci non ci sono i telefoni??????????????
Anche la nonna si è messa a piangere ....sarà per questo che a noi le cipolle non piacciono.......
Quando siamo andati a letto  la mamma ha lasciato le persiane aperte, per farci vedere la navicella della Puzzi e il pianeta del nonno.



Ciao Puzzi ciao Nonno Alpino, anime care....

post con colonna sonora: lucy in the sky with diamond



1.11.12

my home....la casa viva

Le case trasandate subiscono una naturale entropia che le porta a desquamarsi
Le case vive assorbono i sentimenti e si trasformano, conformandosi con velocità implacabile  alle persone che vi soggiornano.



Io amo la mia casa.....ci ho messo anni per trovarla, apparteneva ad altre vite, poi un giorno è rimasta sola e noi  l'abbiamo adottata, aggiustata rispettando i materiali originali, colorata, riempita, profumata.



E' una casa vecchia e storta con le mura possenti e tanti  scalini che salgono o scendono per accedere ad ogni locale.

La zona giorno si affaccia  su una piazzetta rumorosa, il lato silenziosa  sul fiume.

D'estate amo profumarla di lavanda e d'inverno di cannella.



La televisione è un quadro nero che si accende ben poco....mentre sulle cornici della finestra ci sono candele e cosine di legno.


Non manca la musica che cambia a seconda degli stati d'animo passando da maestosi pezzi di Bach a musiche popolari di manu Chao, poesie in musica di cantautori italiani e inglesi, sollazzi di musica francese.

Io amo stare nella mia casa perciò accolgo con cuore caldo l'inverno e la neve perchè sono una scusa per rintanarmi.
La mia casa è un puzzle che si arricchisce di pezzi della nostra vita.




L. Einaudi - La linea scura