29.7.13

formiche



Oggi è nuvoloso forse pioverà, quassù fra queste ripide lande.  Abbiamo comunque  voglia di uscire di casa.
“Andiamo a caccia di formicai !” propongo ai lucignoli.
Nel bosco intorno alla casa ce ne sono molti...segno di un angolino di montagna pulito.
I lucignoli, grandi fan delle Giovani marmitte marmotte, preparano lo zainetto con all'interno  lentine d'ingrandimento, pezzetti di pane secco, borraccina e bussola che se ci perdiamo..... "non  serve a niente!" dico io!
Lungo un sentiero secondario troviamo due formicai enormi che si ergono tra tronchi spezzati dai fulmini.
Spargiamo le briciole sopra la megalopoli delle formichine e sbattiamo spesso i piedi perchè ci hanno cambiato per un fast food Intanto osserviamo con curiosità infantile  il loro minuzioso lavoro.
I bimbi,  mi fanno mille domande  a cui non so rispondere..... allora ci mettiamo a immaginare  come possa essere organizzato il nido all'interno.
Escono le idee più improbabili e ridiamo come matti.

La sera arriva il Bonaventura (mio marito), stiamo per raccontargli la giornata, ma ci interrompe subito   e con entusiasmo da il permesso ai bimbi di fare la partita settimanale col suo cellulare.
“Ho scaricato un giochino nuovo!  Lo spiaccica formiche!!!”


24.7.13

Il geco fantasma




Josefino: mamma c'è una lucertola in bagno.
Tinetto: é velo!  Sta gilando intolno al Watel!
Io: (che ho un certo terrore atavico per i rettili) Ahhhhhhhhhh!  Un gecoooooooo!
Zio d'America: ma scusa, ti lamentavi delle zanzare! Il geco è perfetto, va dove ci sono le zanzare le mangia, è ecologico. Sai è molto timido, non sporca, non disturba!
Io: Ahhhhhhhhhhhhhhhh!  Anche se è eco, bio, vi prego...ridatemi l'Autan!!!!

E ho chiuso la porta del bagno e tutte le porte della casa al mare che lo zio d'america ci ha gentilmente prestato.
Quando lo zio ha riaperto la porta del bagno il geco era sparito.  L'hanno cercato in tutti gli angolini che un bagno può nascondere ed era scomparso.
Io, quella notte,  non ho chiuso occhio.
Per fortuna siamo partiti il giorno dopo ed il geco fantasma è stato ben felice di avere la casa tutta per sé.

11.7.13

Buondì sciura Anna!



Scendeva lungo la stradina vestita con una gonna color muschio, di foggia artigianale  e tela modesta, una veste color crema dal tessuto acrilico e il foulard delle donne tipico del paesino, quello nero con tanti fiori rossi e blu ricamati sui bordi , memoria di appartenenza a quel vecchio borgo arroccato.
“Buongiorno sig. Anna!” le dissi spalancando i pesanti antoni serrati da tante ragnateline senza senso.
“Buondì sciura!” mi rispose, allungando un braccio abbronzato e ancora muscoloso.
“Finalmente siete tornati a farmi compagnia! È tutto l’inverno che osservo quelle ante chiuse!”
“Le sto aprendo ora dopo questo lungo inverno e guarda gli uccellini, mi hanno riempito i davanzali!”
“Loro cantano giulivi e non pensano a quello che gettano…mica fanno la raccolta differenziata.  Usa carta di giornale e  un po’ d’aceto.  Vedrai il marmo  tornare luminoso!”
“ Grazie per il consiglio.!”
E la Signora Anna si avviò verso la casetta di sassi per  pulire le erbette selvatiche che aveva raccolto all’alba
“ Allora Signora Anna la aspetto per il tè!”
“Non mancherò, ho tante nuove storie da raccontarti!”
“Però quest’anno deve introdurmi anche  alla conoscenza delle erbe selvatiche, me l’aveva promesso!”
 “E tu avevi promesso di portarmi le liquirizie!” e le si illuminarono gli occhi grandi e luminosi.
“Oh le liquirizie!”  esclamai ridendo e corsi a prendere i sacchettini pieni di stringhe e rotelline scure…….

3.7.13

e arrivò l'estate....terra di migrazioni mentali

..e arrivò l'estate....terra  di migrazioni mentali.



La vecchia casa di sassi venne riaperta, le lenzuola lavate a nuovo con lavanda profumata, i piumini sbattuti in lungo e in largo, con rami d'abete.  Le soffici piume  svolazzarono leggiadre lasciandosi condurre curiose dal vento che iniziò a danzare nella casa rinata.
I davanzali di sasso ruvido vennero spazzolati da ricordi di animali esploratori, i materassi girati su loro stessi e riempiti di sole.
Le ante legnose della dispensa vennero svuotate, i grani vecchi regalati al bosco e quelli nuovi riposizionati gentilmente sulle mensole di gembro.
Il camino sbuffò e brontolò per un inverno di letargia e una giovane fiamma di verdi frasche lo rinvigorì.
I profumi di primavera cancellarono la sensazione di  buio che era rimasta.
I  vecchi giochi si fecero belli e salutarono con sguardo antico i bambini che correvano a cercarli.
"Siamo qui, non ricordate?  Qui dove ci avete lasciato è tutto l'inverno che vi aspettiamo!"  dissero felici.
E la vita , anche quell'anno, ritornò rumorosa e luminosa nella valle solitaria.
Buona estate a tutti

Eloisa