17.10.17

La vicina di soffitta

La signora che abita nella antica soffitta vicino alla mia, va al lavoro in macchina, variabile ordinaria. 
Il suo posto di lavoro è dietro casa, variabile difettosa. Talmente dietro casa che, se si affaccia dalla finestra del bagno con la finestra tonda, puó controllare se ha dimenticato la borsa della spesa sulla scrivania. E comunque a piedi sarebbe più veloce. 

Ma lei, di veloce, fa solo la spesa, un take away all'americana, che non le tocca fare chiacchiere inutili sul tempo e le tasse. 
Sta in macchina, e scende quel secondo frettoloso davanti al panettiere e al fruttivendolo e al macellaio che tanto a quell'ora i vigili battono un'altra zona. 
La mia vicina di soffitta ha una macchina splendente e volendo, sempre dalla finestra del bagno, puó aprire la portiera a distanza e il garage col telecomando. E sono particolari fondamentali per iniziare la giornata in zona comfort, con quell'aria snob che la contraddistingue. 
Sotto casa c'è il senso unico e deve fare il giro lungo, per questo puó allungare il percorso di una minuzia scandalosa.
La vicina di soffitta non puó arrivare tardi, perchè è il capo e sa guardare solo avanti, come chi ha la cervicale. Per questo si dimentica di salutare le persone. 
La signora, nell'antica soffitta vicino alla mia, chiude le finestre perchè ha paura dei pipistrelli e vive un po' sola. 
Credo che il suo tragitto compulsivo le faccia compagnia.