15.12.11

Figura di MiRtillo uno


Importante premessa iniziale:   ho sempre pagato il the freddo al mio bambino alla cassa del supermercato.......parola di coccinella.

Ieri io e Josefino  siamo andati a far provviste al supermercato "ho-tutto-io"  Come al solito gli faccio racomandazioni di rito:

"guarda che non ti compro schifezze perchè fanno male!"

 "Non scapparmi perchè poi non ti trovo più, non hai il cartellino di riferimento per il riporto!!!"

" Dammi la mano e non continuare a saltellare perchè non sei una palle da basket".

Lui con fare sonnecchioso prende il cestino della spesa.  Giriamo per i vari reparti mentre lui fa tutto ciò che gli ho chiesto di non fare. 

 Arrivati al reparto bevande ci mettiamo d'accordo per il solito armistizio...

"Ok il te freddo senza coloranti, conservanti e mostruosità varie, ok te lo compro.  Si puoi berlo subito visto che sei assetato e affamato dopo la tua Parigi -Dakar......intendevo la giornata di asilo!"

E Josefino  mi segue  al banco dei salumi e si beve il suo the...prende il bigliettino col numero e attendiamo tranquillamente.  

Quando è il nostro turno l'addetta scruta il mio bimbo e con fare tipo -strega di biancaneve che offre la mela alla malcapitata- gli dice 

 "ma che bel bimbo, avevi tanta sete? ti piace il te?" 

 Ed ecco la sua risposta geniale

 " Si perchè noi non lo paghiamo MAI!"

Io divento piccola come una bacca di ginepro sopra lo speck DOP e scompaio.

12.12.11

tananai NATALIZIO due

Tornando al regalo chiedo ai rospetti qualche idea geniale che vada  oltre   "un bel disegno fatto da noi!".  Spiego a Rospetto grande che non sarebbe entusiasta  di trovare nel pacchetto un disegno amorfo del rospino piccolo…noooo….  Nel frattempo facciamo seccare bucce e fette d'arancio.  Il giorno dopo la nonna giunge casualmente in salvo, regalandoci dei rami di pino con bacche rubati al buio dal temibile giardiniere Kazuko.  "Prendi fai delle composizioni  come questa"…mi dice indicandomi un vaso traboccante di verde  infiocchettato di nastrini rossi…."bello mamma! bellissimo!"  Mi faccio dare un vaso vuoto e tanti rami.  La sera mi metto a staccare le bacche  con l'idea di sprayarle d'argento.  Chiedo a Rospetto di aiutarmi e scoppia in lacrime…."stai uccidendo i rami…poverini…non devi staccarli….nooooooooooOOO!

"Presa alla sprovvista mi invento che possiamo piantarli per farli ricrescere.  Perciò finisco di staccare le bacche, nonostante sia già buio ci avviamo ai giardinetti  con i rami evirati.

Li piantiamo insieme sotto un faggio….il risultato è un tragico pet's cemetery, ma non dico niente … potrebbero pensare  alla brutta fine di cip e ciop.

L'amica Pina mi dice che staccare bacche dai rami può rappresentare un transfer emozionale e scioccarli.  La mando gentilmente a quel paese….La domenica pomeriggio verrà dedicata al faidate….ed ecco il nostro tananai improvvisato ci piace tantissimo e mi spiace che debba essere anonimo.  Allora mi viene le diabolica idea di mettere un bigliettino nella scatola con la spiegazione per stupidi…ovvero: "è un ciondolo per l'albero di natale, Auguri" e l'iniziale del bambino.

                              Auguri a tutti NV


8.12.11

tananai NATALIZIO uno e pranzo scout

Grande novità natalizia all'asilo Barembo. Quest'anno le maestre, con il solito cipiglio fantautoritario, ci consegnano un biglietto di istruzioni per preparare un regalo di natale artigianale da inserire in una scatola di scarpe .  C'è assoluta libertà di scelta nella preparazione, anche se deve essere fatto dal  bambino ed essere impacchettato nella carta di giornale per risultare ANONIMO. I regali verranno posti sotto un grande albero posto all'ingresso della scuola, pescati a caso ed aperti a casa il giorno di Natale…L'idea ci piace, soprattutto l'anonimato..viste le "notevoli" capacità creative della famiglia.  Questa idea della condivisione e accettazione senza possibilità di restituzione   …
 mi fa ricordare con orrore un episodio della mia infanzia:


LA CONDIVISIONE DEL PRANZO AL SACCO NEGLI SCOUT
Il principio era lo stesso, condividere ed accontentarsi.  
Premetto che noi coccinelle arrivavamo all'ora dei pasti molto  affamate e un pochino malinconiche per le prime lontananze da casa.  Ecco che dopo una giornata di cammino, preghiera, canto e gioco in mezzo alla natura si potrebbe riposare e mangiare ciò che la mamma  ha preparato.  NO!!!! Ci veniva richiesto di rovesciare il nostro cibo in un sacco grande per poi essere ridistribuito a caso .  Niente panini al prosciutto e formaggio, niente panino al salamino…A me capitava sempre il panino alla LINGUA…..bleah!!!!  Così ogni volta lo nascondevo nello zaino augurandomi miglior sorte per il secondo giro.  Poi dovevo buttarlo  di nascosto…per non dare spiegazioni.  Dopotutto faceva parte del gioco… Da allora non ho mai più sopportato neanche la vista di quell'insaccato…..anzi esiste ancora????  Secondo me il mercato della Lingua è stato boicotto dai boy-scout italiani.


6.12.11

Ricchezza in povertà


Oggi mi sono commossa assai vedendo un vecchio super8 familiare.  C'ervamo io, mio fratello, nonni, bisnonni, zii, cugini, cani  e genitori.....tutta la mia infanzia nel mio santuario della gioia, la nostra casa in montagna.  Fiumi di ricordi, sensazioni amplificate dai 5 sensi, e oceano di lacrime. In 10 minuti mi sono rivista  anni di infanzia dorata, le estati passate tutti insieme lassù nelle Alpi.



Ripensadoci mi sono accorta che lì ho provato cosa significasse la serenità più pura.Avevo tutto, affetto e la sicurezza della mia famiglia, bambini con cui giocare, libertà di correre nel prato o nel bosco e sporcarmi.Giochi nati da ciò che la montagna offriva.  Mirtilli, fragole e ciliegie invece di caramelle.  Pane, burro e zucchero come dolce. Latte fresco delle mucche. Non ho mai desiderato altro.Eppure non avevamo la televisione, l'acqua calda e il riscaldamento.Avevamo un gabbiotto esterno come bagno e per salire nelle camere bisognava salire dalla scala esterna.Quella per me è stata pura vita ...