6.12.11

Ricchezza in povertà


Oggi mi sono commossa assai vedendo un vecchio super8 familiare.  C'ervamo io, mio fratello, nonni, bisnonni, zii, cugini, cani  e genitori.....tutta la mia infanzia nel mio santuario della gioia, la nostra casa in montagna.  Fiumi di ricordi, sensazioni amplificate dai 5 sensi, e oceano di lacrime. In 10 minuti mi sono rivista  anni di infanzia dorata, le estati passate tutti insieme lassù nelle Alpi.



Ripensadoci mi sono accorta che lì ho provato cosa significasse la serenità più pura.Avevo tutto, affetto e la sicurezza della mia famiglia, bambini con cui giocare, libertà di correre nel prato o nel bosco e sporcarmi.Giochi nati da ciò che la montagna offriva.  Mirtilli, fragole e ciliegie invece di caramelle.  Pane, burro e zucchero come dolce. Latte fresco delle mucche. Non ho mai desiderato altro.Eppure non avevamo la televisione, l'acqua calda e il riscaldamento.Avevamo un gabbiotto esterno come bagno e per salire nelle camere bisognava salire dalla scala esterna.Quella per me è stata pura vita ...

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adoro i pensieri che seminate nel mio roseto...